MadonieLive, 27 aprile 2025
Circa l'itinerario intrapreso dai fedeli termitani per raggiungere la chiesetta di Santa Marina “La Novissima”, ce ne parla lo storico e giornalista Giuseppe Navarra (1893-1991). La sua descrizione (1) l'abbiamo già trattata, e inserita nel compendio di articoli dedicati alla nostra compatrona.
Le cause di questo stravolgimento strutturale, sono da attribuirsi non solo all'erosione sulla morfologia del paesaggio, ma, soprattutto, alle pratiche agricole e alle modificazioni degli appezzamenti di proprietà. Un tipico esempio, il percorso che portava al “Ponte Vecchio” (2) quest'ultimo, ridotto a un rudere: rimangono in piedi unicamente le due spalle, entrambe giacciono all'interno di fondi privati.
Infatti, la quattrocentesca infrastruttura, originariamente a sesto acuto, permetteva di oltrepassare il corso del fiume San Leonardo, e proseguire poi verso la dorsale, fin su all'eremo di Cozzo Patara. Di questi articolati tragitti agresti, situati nella piana del San Leonardo, e utilizzati dai pellegrini fino agli inizi degli anni Sessanta del XX sec., rimangono solamente dei pallidi ricordi. Facciamo nostra, l'individuazione geografica del sito preso in esame a cura del geologo Donaldo Di Cristofalo:
« Il sentiero, attraversato dal fiume S. Leonardo nel punto di coordinate 37°59'03” N - 13°40'47” E, ad una elevazione di 11 mt. s.l.m.m., sale sulla collina (Cozzo Patara), prima con dei tornanti per poi inerpicarsi fino alla chiesetta di S. Marina, ad una quota di 84 mt. s.l.m.m., vincendo quindi un dislivello di 73 metri » (3) .
Tuttavia, ad aggiungersi alla sopraccitata scorciatoia, vi è un altro rapido passaggio (oggi del tutto scomparso alla vista), segnalatoci dall'agricoltore Vincenzo Aglieri Rinella. Il sentiero permetteva di evitare ben due tornanti, relativi alla strada vicinale (adiacente al Ponte in muratura del 1723) e che conduceva in prossimità della chiesetta suburbana di Santa Marina “La Novissima”. Anche questa volta per la geolocalizzazione di questa mulattiera, ci affidiamo al dott. Donaldo Di Cristofalo.
« La scorciatoia si diparte dall'attuale strada per S. Marina (ex regia trazzera) al punto di coordinate 37°59'28” N - 13°40'48” E, elevazione 28 m. s.l.m.m. e si ricollega ad essa al punto di coordinate 37°59'27” N - 13°40'42” E, elevazione 44 mt. Il percorso, di circa 170 metri lineari, consente di evitare 2 tornanti ed una lunghezza di 265 mt. » (4) .
Ricordiamo che la chiesetta di Santa Marina “La Novissima” dista circa un chilometro dalla piccola cappella, oramai rudere (5) situata nel fondo Bragone, denominata Santa Marina “La Nuova”.
Note:
(1)
Giuseppe Longo 2024, La festa di Santa Marina a Termini Imerese, tra fede e tradizione, Giornale del Mediterraneo, 15 novembre.
(2)
Giuseppe Longo 2023, 300 anni fa fu ultimato il Ponte sul Fiume di Termini (1723-2023), Cefalùnews, 16 agosto.
(3) (4)
aerofoto tratta da Google Earth, con evidenziato il sentiero.
(5)
Giuseppe Longo 2011 Santa Marina “La Nuova” a Termini Imerese, MadonieLive, 8 giugno.
Bibliografia e sitografia:
Baldassarre Romano , Vita di Santa Marina Vergine Siciliana, 1842.
Giuseppe Navarra “Termini com'era” GASM, 352 pp. 2000”.
Giuseppe Longo , 2010 - Il ponte di San Leonardo una delle meraviglie siciliane - Sicilia Tempo anno XLVIII n.472 luglio, 14-17.
Giuseppe Longo 2024, Termini e Castanìa riuniti sotto un unico comune denominatore: Il culto di Santa Marina di Scanio. Mentre è dissimile il luogo della sua sepoltura, Giornale del Mediterraneo, 28 settembre.
Foto di copertina
Dorsale che conduce alle spalle della Chiesa di Santa Marina “La Novissima”.
Foto a corredo dell'articolo:
Aerofoto, con evidenziato il sentiero che conduce alle spalle della Chiesa di Santa Marina “La Novissima”.
Rudere del “Ponte Vecchio”.
Aerofoto, la scorciatoia che evita i due tornanti relativi alla strada vicinale, ex regia trazzera.
https://santamarinadiscanioterminiimeresepa.blogspot.com
https://civitasterminisplendidissima.blogspot.com
Giuseppe Longo